Rinnovare una manifestazione storica e unica nel suo genere poteva sembrare rischioso. Ma era sentimento comune che in vent’anni la sensibilità ai temi dell’ambiente fosse profondamente cambiata, mutando così anche l’approccio di una manifestazione nata proprio per richiamare l’attenzione sulla necessità di tutelare il giardino storico e quanto esso rappresenta in tutti i suoi aspetti: natura, arte, storia, biodiversità, turismo e cultura. Poi la pandemia ha accellerato nell’opinione pubblica l’ attenzione a favore dei temi del green, dell’ecosostenibilità e delle risorse economiche, contando con il maggiore coinvolgimento del mondo digital e dei social influencer.

Per tutti questi fattori, il cambiamento nell’impostazione di FlorArte nel 2022 era diventato irrimandabile.

FlorArte dal 1999 al 2022

FlorArte nasceva da un felice incontro. Da un lato il Circolo Culturale Amici di Nastrè, attivo nel collaborare con i grandi artisti liguri e  Chicco Pastorino ed Emilio Preziosi, maestri di Pianeta Fiore che, affascinati dal parco e dalla serra di Arenzano, propongono loro di realizzare una mostra di composizioni floreali. Grazie all’interessamento di Giorgio Sguerso, giornalista e assessore delegato al turismo del Comune di Arenzano, esperto d’arte, insieme alla moglie Nalda Mura, critico d’arte, nasce la prima edizione di FlorArte del 1999.

FlorArte Arenzano veniva così rappresentata compiutamente nel logo, in cui emerge protagonista la Serra déco del Parco Negrotto Cambiaso, racchiusa all’interno di una preziosa composizione floreale primaverile, semplice quanto elegante. Il richiamo alla Serra e ai fiori è immediato.

L’edizione di FlorArte 2022

Quando abbiamo chiesto a Musante di ridisegnare il logo per FlorArte, che aveva bisogno di un restyling collegato a tutte le novità di questa nuova edizione, è nata l’idea che ogni anno l’artista ospitato disegni il logo dell’edizione, testimoniando così il suo passaggio a FlorArte e creando una storia del brand.

 

Il logo disegnato in esclusiva da Francesco Musante per l’edizione 2022 raffigura l’omino dei sogni che, correndo sullo spicchio di luna, diffonde su FlorArte fiori e leggerezza, cogliendo appieno l’idea degli organizzatori della manifestazione. Proprio dal logo è nata l’idea di creare la Parata di FlorArte nel Parco, con tutti i personaggi di Musante al seguito dell’omino dei sogni. La realizzazione dei costumi è stata curata dal Comitato del Carnevale dei Ragazzi di Arenzano.

 

 

L’edizione di FlorArte 2023

Il logo disegnato in esclusiva da Alessandra Gasparini per l’edizione 2023 raffigura un pennello che si fa radice, che nasce dall’acqua dove nuota il pesce rosso che si ritrova come elemento dominante in molte sue opere e che sarà motivo di sorpresa per lo spettatore nella visita della Mostra.

Il titolo della mostra “Il pennello impollinato” con quel suono poeticamente cacofonico, è nato da un’idea di Alessandra Gasparini che viene  raccontata così:

Se io sono una pianta, ed io sono una pianta, il mio braccio è il ramo, la mano regge il pennello che è il getto il nuovo, il divenire quel che sarà … il fiore che sboccerà, la foglia, prima tenera poi spessa, che si aprirà.

Il mio braccio/ramo regge un pennello già impollinato dall’idea successiva … l’ape operosa, che è la mia mente farà il resto…. pronta com’è ad esplorare gli immensi campi bianchi di tela olona

 

 

 

 

 

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