Allestimento serra
L’allestimento botanico quest’anno sarà curato dal celebre paesaggista Vittorio Peretto con la giardiniera Carla Guastavino “Maxetti” che raccontano così la loro idea di allestimento.
“Per l’allestimento della Serra monumentale, in occasione della Mostra personale della pittrice Alessandra Gasparini, abbiamo voluto innanzitutto creare un’atmosfera accogliente. La Serra costituisce già un ambiente prezioso, una sorta di scrigno trasparente, dentro il parco secolare di una Villa di alto pregio, affacciata sul mare.
Per questi motivi, l’approccio che si è da subito affacciato alla mente durante il sopralluogo preliminare, è stato improntato ad un profondo rispetto ed al cercare aiuto in qualcosa di immateriale. Sembra strano, ma davanti a tanta storia/arte/cultura, davvero il primo suggerimento è stato il ricorso a qualcosa di immateriale. Nello specifico, profumo e musica. Due atmosfere/dimensioni armoniose, universali, intangibili, leggere, trasparenti, apparentemente innocue eppure dotate di grandissimo potere evocativo.
“La musica fa respirare” (Alda Merini).
Siamo nel mediterraneo. Allora il profumo che portiamo è quello intenso del cipresso e della canfora. Piccoli frammenti di legno, disposti sui banconi entro dei vecchi vasi in terracotta, recuperati dalla serra dei giardinieri del parco. Disposti come fossero stati dimenticati da chissà chi, forse da personaggi usciti dalle tele di Alessandra Gasparini.
La musica, beh, è patrimonio del mondo. Abbiamo guardato semplicemente a …ciò che ci piace…operazione certamente simbolica, come ogni gesto che nasce dal sentimento. Su questa dico: buon ascolto.
Poi ci sono situazioni quasi uscite dai quadri di Gasparini. Nella vasca sono scappati dei pesci rossi tra una pennellata e l’altra. A far loro compagnia, dei papiri a ricordarci in qualche modo brani lontani della storia dell’Arte. Nella zona dell’ingresso, dei limoni: sono da sempre simbolo di salvezza. E qui torna alla mente Dostoevskij che ci ha indicato la bellezza come salvezza del mondo. L’arte è bellezza, è salvezza, e ne abbiamo estremo bisogno. Ai lati abbiamo dei Farfugium.
I cortili della Liguria, ne hanno spesso di bellissimi. E’ un omaggio al territorio.
La bellezza portata dai limoni ci accompagna nell’ala sinistra della Serra, fino in fondo, in un percorso di iniziazione. Si mescoleranno il profumo dei limoni e quello della canfora, in una esperienza olfattiva coinvolgente e memorabile. Perché anche la memoria vuole la sua parte, ed è il regno dell’immateriale. Gasparini è una vera amante delle piante e, sempre nell’ala sinistra, avremo dei Filodendri (Philodendron pertusum, alias Monstera deliciosa). L’etimologia ci dice che il significato è “amico degli alberi” come Gasparini, del resto.
Nell’ala destra, abbiamo sullo sfondo una tela che rappresenta un cipresso. Ci viene allora in aiuto proprio un vero filare di cipressi che ci accompagna, come se andassimo al belvedere di un giardino affacciato sulle nostre anime. Anche qui avremo un tema di racconto del territorio: i fichi d’India, le pale che siamo abituati a vedere comparire tra le pietre. Piante generose che vivono con poco e che segnano le scogliere più impervie.
Siamo sempre agitati, il vento ci complica, ma la linfa di una mostra di Alessandra Gasparini, ci fa respirare col sogno, luoghi e territori.”
Queste parole ci accompagnano nella visione della Mostra che si preannuncia un’occasione straordinaria per Arenzano.