ARENZANO CITTA’ DI GIARDINI

Nel primo giorno di primavera l’Amministrazione Comunale ha aperto il Parco di Villa Figoli.

 

Villa Figoli è diventata proprietà del Comune di Arenzano dal 14 dicembre 2012.

“Dopo il restauro, il parco ritornerà ad essere splendida cornice per gli spettacoli, mentre la villa ospiterà la scuola di formazione dell’Accademia Marina Mercantile e diverrà inoltre sede da utilizzare per attività culturali e istituzionali” ha dichiarato la Sindaco Maria Luisa Biorci.

La villa, la cui caratteristica più evidente è l’ampiezza del parco di oltre 35.000 mq , fu di proprietà della famiglia Grimaldi sino al 1749 in stile di villa tipicamente genovese: per lo sbocco sul mare del giardino vi fu la distruzione dell’intero rione della Maloa ancora visibile nella mappa settecentesca di Matteo Vinzoni (1758). Dopo alcuni passaggi di diverse proprietà e destinazioni, fu acquistata nel 1849 dalla ricca famiglia Figoli, nome di primo piano nel panorama commerciale ed industriale di allora. Fu però grazie ad Eugenio Figoli che la villa ed il parco vennero restaurati nel 1872, quando la scelse come residenza dopo le nozze con Alice des Geneys: egli incaricò del restauro l’allora giovanissimo architetto Luigi Rovelli che proprio con Villa Figoli cominciò la sua splendida carriera in Liguria (suoi altri importanti interventi sono il Parco e Villa Negrotto Cambiaso, sempre ad Arenzano, Villa Raggio a Cornigliano, la facciata del Santuario di Montallegro a Rapallo, il Parco di Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera a Voltri) rimaneggiando radicalmente l’impianto decorativo secondo il nuovo gusto che riprendeva gli stili medievali con torrioni, archetti, merlature, motivi geometrici.

Al posto degli orti furono impiantati nuovi alberi sempreverdi e diversi esemplari di palme, creando un giardino sul mare, dotato di splendidi viali.

Successivamente fu chiamato l’architetto Alfredo D’Andrade, primo soprintendente ai Monumenti del Piemonte e Liguria, a progettare la portineria sulla Via Aurelia.

Eugenio Figoli, che nel frattempo nel 1892 aveva ereditato il titolo di conte des Geneys e di barone di Fenile e di Mattiè dalla moglie, visse una lunga vita dedicata all’impegno politico ( fu senatore del Regno d’Italia dal 1900) e alla gestione dei suoi beni, ma dedicò gli ultimi anni alla cura della sua bella dimora, una delle più prestigiose e importanti ville del Ponente Ligure, tanto da ospitare nomi illustri come il ministro Francesco Genala e nel 1889 il poeta Giosuè Carducci, che dedicò alla villa una poesia. La poesia fu riadattata poi ad Arenzano ed è visibile in una lapide sul palazzo Sant’Antonio, sede della biblioteca.

Alla morte del Conte Eugenio, nel 1937, Villa Figoli passò alle sue due figlie, Carolina e Emily, che dopo la guerra la cedettero al Consorzio Provinciale Antitubercolare di Alessandria; infine giunse in donazione alla Provincia di Alessandria ad opera del Presidente del Consorzio Rag. Giuseppe Giraudi, per divenire una colonia marina per gli alessandrini.

Ed oggi è proprietà di tutti i cittadini: a loro e agli amministratori il compito di riportarla agli antichi splendori e mantenerla sempre bella.

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