Lunedì 25 aprile 2016 – ore 14 – nello spazio creativo della serretta
Laboratorio di fabbricazione di carta fatta a mano decorata e colorata con elementi floreali a cura del Museo della carta di Mele. Attraverso tecniche portate avanti ormai solo da 5 artigiani in Italia, danno vita a fogli pregiatissimi perché fatti a mano singolarmente e perché costituiti al 100% di cotone e arricchiti con coloratissimi petali di fiori. Si richiede un contributo di 3 euro a persona.
Il Museo della Museo della Carta di Mele : un’eccellenza ligure
Intorno al XV secolo nella Valle ligure del Leira nasceva la manifattura genovese della carta, favorita dalla presenza di torrenti utili per produrre energia per il funzionamento delle grandi ruote motrici. Per tutto il Cinquecento la carta che si consumava in Europa era italiana, e le zone del genovesato di Voltri e Mele, bagnate dal torrente Leira, divennero famose in tutto il mondo e resero celebre la Repubblica di Genova per le particolari caratteristiche della carta prodotta: difficilmente attaccabile da insetti, quindi preziosa per le cancellerie delle case reali di Spagna, Portogallo e Inghilterra. In Europa altra carta non s’adopra che quella de’ Genovesi” scrivevano alcuni mercanti alla fine del XVI secolo, a testimonianza del grande splendore della manifattura cartaria genovese raggiunto tra i secoli XVI e XVIII, periodo nel quale la Superba diviene principale polo cartario dell’Europa di allora. Nel XVIII secolo, quando ancora la carta si fabbricava ancora a mano foglio per foglio e da fibre tessili come canapa e lino, in questi splendidi territori, si potevano contare un centinaio di cartiere.
L’avvento della rivoluzione industriale e delle macchine a vapore segnò l’inizio della decadenza dell’industria cartaria nel territorio: l’acqua, indispensabile fino ad allora per il funzionamento dei macchinari, fu soppiantata dalla nuova fonte di energia, e le cartiere poterono così essere installate in luoghi meno impervi delle stretti valli genovesi. L’invenzione della macchina continua in piano (1789) e l’introduzione delle cellulose ottenute da corteccia di albero segnarono progressivamente la fine della fabbricazione foglio per foglio di una carta superiore costituita da fibra di origine tessile.
Le cartiere genovesi, che dopo la seconda guerra mondiale erano diventate soltanto 43, spariranno nel giro di qualche decennio.
Il Museo della Carta è stato inaugurato nel 1997 a testimonianza dell’antico sapere dell’arte cartaria, che tanta importanza ha avuto per lo sviluppo economico e culturale del territorio di Mele. Sede del Centro è l’antica cartiera Piccardo, edificata nel 1756, una tra le ultime ad aver funzionato: la sua chiusura risale al 1985.
Museo della carta di Mele – via Acquasanta 251 16158 Genova
cell. 3351623161 www.museocartamele.it